ARIA E SALE
Mi incammino con il mio fedelissimo zaino su un infinito lungomare dalla battigia cosparsa da una moltitudine di conchiglie spiaggiate lì da giorni per via dell'intransigente opera dei pescherecci in mare aperto. Il clima è mite ed un alito di vento spira da nord e non promette nulla di buono visto il grigiore del cielo. Comincio ad intravedere qualcosa laggiù tra una miriade di curiosi che volteggia nell'ARIA come farfalle inquiete alla ricerca di un misero punto dove posare, ma in realtà sono degli AQUILONI che mi appropinquo ad immortalare per la prima volta come fotografo. Analizzo ogni loro squillo, ogni loro vertigine, distratto dai loro colori vivaci e dalla loro maestosità. Le raffiche di vento aumentano e la mia preoccupazione principale diventa il tempo d posa vista la spasmodica velocità con cui gli aquiloni si agitano nel cielo. Sono a CERVIA e mi diletto ad osservare ogni singolo muovere delle dita con il quale i piloti di terra comunicano con questi mostri multicolore.
L'indomani decido di trascorrere la mattinata presso il PARCO del DELTA del PO e più precisamente presso le SALINE di CERVIA, ottocentoventisette ettari di riserva naturale e nobile punto per la nidificazione, come pochi altri al mondo, di specie animali quali fenicotteri rosa e cavalieri d'italia. La giornata si prospetta uggiosa, una fitta pioggerellina mi insidia e minaccia l'escursione, ma la guida, il mitico Sergio, che rammento con simpatia, rivela un certo ottimismo ed il tempo di imbastire quattro chiacchiere che mi ritrovo navigante in uno stretto e silenzioso canale circondato da una fitta vegetazione. Osservato speciale da alcuni gabbiani reali posati su un cavo dell'alta tensione, mi guardo intorno, la pioggia cessa di cadere, ed oramai penetrato definitivamente in questà immensità naturale dimentico il frastuono dell'urbe e colleziono qualche scatto mentre la mia anima si purifica.